La cabina senza oblò

Quando la vita tranquilla di Carlo Palmieri, ricercatore universitario di matematica, si combina con le riflessioni trascritte nel diario di viaggio di un misterioso personaggio, l’equazione è servita.
Così il romanzo comincia a muoversi fra variabili e costanti, semplificando le complessità fittizie, scomponendo le evidenze che non sono tali. Un percorso di vita lungo tre settimane per tentare di risolvere un problema apparentemente insolubile attraverso eventi che si muovono su binari paralleli ma che, se si è capaci di guardare abbastanza lontano, si incontrano per diventare un solo percorso.
La cabina senza oblò rappresenta un quesito logico-esistenziale che può essere risolto solo con la riflessione, con nuovi incontri e con il giusto equilibrio di leggerezza e profondità.
Carlo capirà che nella vita, come nella matematica, ci sono situazioni in cui l’inizio è le fine e la fine è l’inizio , ma ve ne sono altre in cui esiste una sola direzione possibile. Scoprirà che  per subire grandi sconfitte bisogna prima aver combattuto grandi battaglie, che per sapere quale sia la fine di un viaggio, bisogna prima avere il coraggio di partire e che non sempre un problema ha una sola possibile soluzione.