Informazioni aggiuntive
Peso | 0.200 kg |
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Dimensioni | 16 × 24 cm |
€18.00
Durante la Seconda guerra mondiale i civili diventarono i principali protagonisti di un conflitto che molti storici hanno ribattezzato “totale” per via della sua estensione geografica, delle risorse economiche messe in campo, delle ideologie contrapposte ma anche e soprattutto per l’alto numero di vittime tra i soldati e le popolazioni civili. Furono proprio queste ultime a pagare il prezzo più alto, travolte dal fronte della guerra arrivato fin sulla soglia delle loro case.
A parte quelli di Norimberga e Tokyo, all’indomani del conflitto si registrarono pochi processi e ancor meno condanne. Molti efferati crimini subiti dai civili furono rimossi, esclusi persino dalla narrazione storica e da quella pubblica degli Stati postbellici.
L’Italia non costituì un’eccezione, anzi qui più che altrove fu attuata una politica della memoria volta a recidere i legami col passato senza però fare i conti con esso.
Si scelse di dimenticare. Si scelse di rielaborare l’immagine degli italiani e il doppio ruolo ricoperto da essi durante il conflitto, tanto nelle vesti di vittime quanto in quelle di carnefici. Tutto ciò ha originato però una memoria nazionale mutilata, ripulita dei suoi aspetti più oscuri e controversi.
È impellente oggi allontanarsi il più possibile dai filtri ideologici e dalle pressioni che hanno condizionato il secolo scorso. È necessario riscoprire pagine tra le più buie della nostra storia: i brutali eccidi nazisti, le violenze degli eserciti Alleati ma anche il volto che si cela dietro il falso mito degli “italiani brava gente”.
Solo scoprendo e non occultando le cicatrici del passato, si potrà infine sperare di riscattare la memoria storica nazionale da decenni di rimozione e oblio.
Peso | 0.200 kg |
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Dimensioni | 16 × 24 cm |