Carlo Francesco Bizzaccheri 1655 – 1721. Architetto romano tra Barocco e Arcadia

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Definito nel XVIII secolo “celebre architetto” e considerato dalla storiografia novecentesca “precursore meritevole di uno studio attento”, Carlo Francesco Bizzaccheri (1655-1721), incarna la figura di un moderno professionista, versatile ed incline ad adattarsi alla mutevolezza del suo tempo compreso tra il fulgore Barocco e il Classicismo arcadico.

Egli è un brillante autore di un vasto corpus architettonico che – a Roma e nella Provincia – racchiude in sé molte delle emblematiche caratteristiche di quello che poi sarà lo stile predominante del Settecento romano: il Bizzaccheri è anzitutto un architetto al servizio d’illustri casate – quali Bolognetti, Bonelli, Falconieri, Gabrielli, Negroni, Nuzzi e soprattutto Pamphili –; virtuoso presso l’Accademia di Belle Arti e Lettere del Pantheon (dal 1694) e accademico di merito presso l’Accademia del Disegno di S. Luca (dal 1697); opera inoltre presso numerose congregazioni religiose (camilliani, cappuccini, serviti, agostiniani scalzi), diversi ordini monastici (basiliani, clarisse e cistercensi bernardine), e per alcune importanti chiese nazionali (francese, irlandese, marchigiana e spagnola); ricopre il ruolo istituzionale di sottomaestro delle strade (1715-1717), oltre ad essere uno dei maggiori periti attivi nell’Urbe a cavallo tra Sei e Settecento.

Dopo essere stato insignito del titolo di accademico di merito, è precettore in architettura (dal 1698), giudice dei concorsi Clementini e membro della commissione incaricata di riformarne gli Statuti (dal 1711); come virtuoso è invece reggente (nel 1710-1711 e nel 1712); come perito di parte, infine, opera sia presso il tribunale civile del Vicario sia per altrettante famiglie nobili (Altemps, Cerri, Corsini, Gabriellini, Sforza Marescotti, Stati). Lo status del Bizzaccheri raggiunge l’apice nei primi due decenni del nuovo secolo, rappresentato non solo dalla sua ricca collezione d’opere d’arte, ma da un nutrito stuolo di allievi (Francesco Bianchi, Domenico Antonio de Sanctis, Tommaso De Marchis, Francesco Giuseppe Rosa, Alessandro Speroni?, Gabriele Valvassori) che lo coadiuvano nella sua ampia sfera d’attività.

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Informazioni aggiuntive

Peso 1.200 kg
Dimensioni 21 × 29.7 cm