Informazioni aggiuntive
Peso | 1.70 kg |
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Dimensioni | 24 × 28 cm |
€48.00
A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, l’intensificarsi dell’attenzione scientifica volta a comprendere la complessità delle vicende artistiche italiane di fine Ottocento ha inaugurato un nuovo filone di studi, in un’azione di vera e propria riscoperta assieme allo scardinamento di consolidate letture approssimative, spesso costellate di esterofilia o provincialismo.
Nella divergenza concettuale ed espressiva tra le svolte avanguardistiche del Novecento e le manifestazioni che le hanno precedute risiede la principale ragione di netta cesura, precoce dimenticanza o riduzione valoriale e interpretativa di un’epoca al crepuscolo.
L’utopica aspirazione a una rivoluzione nel solco della tradizione è ciò che anima gli artisti che a partire dal febbraio 1886 si riuniranno per esporre annualmente sino al 1903, ribadendo il diritto – non sempre da loro stessi rispettato – di «amare liberamente l’arte ciascuno a suo modo».
Nel tentativo di ricostruire la quasi ventennale vita del movimento “In Arte Libertas” si è cercato di supplire all’assenza di una monografia sistematica e organica interamente dedicata all’argomento nelle sue plurime sfaccettature.
Nello studio si è scelto di seguire una cronologia lineare, scandita dalle singole mostre annuali organizzate da “In Arte Libertas”, con il duplice scopo di ricostruirne l’attività espositiva, da un lato, e l’impatto nel dibattito critico del tempo, dall’altro. In entrambi i casi la ricerca è stata svolta attraverso lo spoglio sistematico dei periodici d’epoca e l’indagine presso archivi pubblici e privati.
Peso | 1.70 kg |
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Dimensioni | 24 × 28 cm |